---- Un povero prete
settentrionale è mandato, come castigo, in un paese del più profondo sud:
Pergusa in provincia di Enna. Particolarmente difficile l’inserimento in un
contesto sociale, antropologico ed esistenziale così diverso. Si trova inoltre
ad affrontare una manzoniana vicenda di una ragazza del posto (ma cresciuta nel
nord) che vorrebbe sposare un ragazzo del luogo ma che piace anche al boss
mafioso locale. La sua Perpetua non lo aiuta certo, presa com’è dal suo amore
per il braccio destro del mafioso, né l’arrivo di una sciantosa amata dal boss
sembra risolvere il caso. Si ricorre alla magia, all’aiuto di un vecchissimo
notabile del posto, “innominabile” in quanto portatore di sfortuna… ma niente.
Tra risate e vicissitudini varie comunque, tutto finisce con tre matrimoni ed il
classico: “E vissero tutti felici e contenti”, prete compreso.
Note di Regia
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Questo testo è classicamente da portare su grandi
palcoscenici con tante attrezzature di scena. Il teatro
in cui è stato rappresentato non ha queste
caratteristiche quindi la difficoltà maggiore è stato
quello di avere per ogni atto sei luoghi diversi con
oltre venti cambi scena. Il semplificare troppo avrebbe
portato ad uno scadimento dello spettacolo. Sono stati
quindi usati accorgimenti particolari a livello
scenografico che però hanno inciso anche sul livello
recitativo per non lasciare vuoti di scena o difficoltà
di comprensione della vicenda. La regia ha risolto tanto
brillantemente questo scoglio che il testo sarà poi
ripreso nel 2006 perché molto richiesto. In evidenza le
musiche composte dal regista che hanno contribuito a
momenti di particolare ilarità.
Gruppo Culturale "TOR DE'
CENCI" - Compagnia Teatrale IL PROSCENIO